Internet contiene una grandissima parte dello scibile umano è una immensa conoscenza collettiva. Con il web semantico sarà forse possibile estrarre in maniera razionale , pertinente ed ordinata i dati presenti in Rete. Grazie al semantic web i nostri computer non solo ci permetteranno di pubblicare e condividere le informazioni ma saranno anche in grado di comprenderne il significato e di inviare dei suggerimenti: verso l’intelligenza artificiale insomma.
Image via Wikipedia
Certamente il semantic web e l’uso che è possibile farne pongono svariate questioni sul copyright e sulla privacy che possono essere però agevolmente risolte attraverso una corretta gestione delle licenze. Le creative commons ovviamente calzerebbero a pennello in moltissimi casi.
Chissà se il semantic web non possa suggerire anche dei nuovi modelli di business per la gestione e lo sfruttamento economico dei contenuti in rete. Penso ad esempio alla possibilità di inserire dei contenuti (foto, musica, testi) e di stabilire un minimo compenso per il loro utilizzo nei limiti di licenze prestabilite e realizzate ad hoc. Tutti potrebbero ricevere un compenso per i propri contenuti in rete con la sola intermediazione della macchina. Gli utenti delle futuribili applicazioni potrebbero selezionare i propri fornitori preferiti secondo i gusti personali, l’attendibilità, la qualità dei contenuti e la pertinenza.
Sono troppo avanti oppure il futuro è adesso ?
